Novità da Fonchim La Finanziaria sconta sul TFR la bocciatura di Bruxelles

Novità da Fonchim

La Finanziaria sconta sul TFR la bocciatura di Bruxelles

Il Sole 24 Ore - 04/10/2006
di Luigi Lazzi Gazzini

ROMA
L'operazione TFR disposta dalla Finanziaria appena giunta in Parlamento, cui il Tesoro attribuisce una portata da oltre sei miliardi di euro, è a forte rischio di bocciatura europea. E il Governo ne è ben consapevole, tanto da aver inserito, all'articolo 84 del Ddl di finanza 2007, al comma 7, un fondo negativo che, fino a quando la novità non sarà andata a buon fine, bloccherà a scopo cautelativo un serie di spese.

PARACADUTE
Vengono così sospesi i versamenti al fondo per la competitività (100 milioni), alla ricerca (150), all'alta velocità ferroviaria (1,2 miliardi nel 2009), ad Anas, Enav, Poste e ancora Fs (500 milioni), il rifinanziamento alla rete Fs tradizionale (2 miliardi), l'apporto al capitale delle Ferrovie (400 milioni), altre spese di investimento (1,5 miliardi), l'autotrasporto (520 milioni), le spese di funzionamento della Difesa (350 milioni nel 2008). Complessivamente sono «accantonati» 5miliardi come indebitamento, il valore che conta per Maastricht: a tanto ammonta l'effetto netto della norma. Come saldo netto da finanziare i blocchi salgono a 6.8 miliardi nel 2007 e a 10,8 miliardi nel 2009. Che i denari dei lavoratori, accantonati nel Tfr sotto forma di retribuzione differita, possano essere dirottati al bilancio pubblico senza diventare, nello stesso istante, un prestito che i medesimi lavoratori fanno allo Stato appare esercizio assai ardito. E il ministero dell'Economia non se lo nasconde. Tanto da aver preso la precauzione di congelarne gli effetti. Se, per caso, Eurostat eccepisse l'irregolarità dell'operazione, che rappresenta oltre un quinto dell'intera manovra 2007 e quasi la metà del suo effetto sul saldo, ne conseguirebbe che i sei miliardi rischierebbero di accrescere di altrettanto il debito pubblico dell'anno prossimo. Al tempo stesso,non recherebbero alcun effetto beneficio sull'indebitamento delle Amministrazioni. Queste conseguenze saranno però evitate proprio dal fondo negativo, che compenserà l'eventuale cattivo esito della misura. L'articolo 84 della Finanziaria prescrive che, dal 1° gennaio prossimo, sia istituito il «Fondo per l'erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto». Fondo gestito, «per conto dello Stato, dall'Inps su un apposito conto corrente aperto presso la Tesoreria dello Stato». Al Fondo affluisce la metà della quota del 6,91% della retribuzione destinata al Tfr come stabilito dall'art. 2120 del Codice civile. Tutto molto chiaro, ma con un importante caveat: quale sarà la natura del nuovo Fondo? Accetterà Eurostat di considerarlo parte delle pubbliche Amministrazioni? Non tanto per la sua natura, chiaramente pubblica, quanto per quella dei denari chiamato a gestire. Se sì, tutto bene: potranno essere attivati gli stanziamenti che i sei miliardi raccolti permettono di finanziare. Sennò, gli stanziamenti rimarranno bloccati. Lo stesso articolo 84 precisa infatti che gli stanziamenti «sono accantonati e possono essere utilizzati subordinatamente alla decisione delle autorità statistiche comunitarie in merito al trattamento contabile del Fondo» e alla «compatibilità degli effetti complessivi con gli impegni comunitari». Il fondo negativo è già stato usato più volte, in Finanziaria, sempre a scopo cautelativo, a fronte di disposizioni i cui effetti erano dubbi e meritevoli di più prudente valutazione. I 217 articoli della Finanziaria 2007 non mancheranno di fornire altre novità. Una, sollecitata dal Senato e attesa dai tecnici,consiste nell'indicazione, per la prima volta, degli effetti contabili delle tabelle che, nei conti della Finanziaria, hanno grande importanza.

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