Il Sole 24 Ore

La riforma della previdenza complementare verrà anticipata al 1° gennaio 2007 con un decreto che sarà presentato al Consiglio dei ministri. Lo ha chiarito un comunicato del ministero del Lavoro. Il lavoratore potrà scegliere se aderire subito a un fondo pensione o lasciare il suo Tfr presso l'azienda, se la stessa ha meno di 50 dipendenti. Se invece l'azienda ha più di 50 dipendenti il Tfr andrà depositato al fondo presso l'Inps. Nel caso il lavoratore non esprima una scelta alla fine dei sei mesi il suo Tfr andrà al fondo negoziale di riferimento. Il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha spiegato in un forum su «Corriere.it» che il lavoratore, nei sei mesi dal 1° gennaio al 30 giugno 2007, potrà in qualsiasi momento decidere di aderire a una forma di previdenza complementare e a questa far confluire il proprio Tfr e gli eventuali versamenti del datore di lavoro, oltre ai propri. «In questo caso — ha chiarito Damiano — il datore di lavoro verserà il Tfr maturato da quella data in poi alla forma prescelta a partire dal 1° luglio 2007». Per esempio, se il lavoratore aderisce il 1° marzo, la quota di Tfr dal 1° marzo al 30 giugno verrà versata il 1° luglio e poi alle scadenze previste dal Fondo pensione, mentre il Tfr maturato dal 1° gennaio al 28 febbraio resterà in azienda.