Condividiamo la storia di un collega iscritto al Fondo, Flavio (60 anni), che davanti alla macchinetta del caffè della sua azienda ripensa al vantaggio della contribuzione:
“Mi chiedevo se avessi fatto la cosa giusta, quando ho deciso di versare al Fondo 100 euro in più al mese…sapete che da allora pago meno IRPEF? I contributi che verso al Fondo, a esclusione del TFR, usufruiscono della deduzione fiscale direttamente in busta paga, abbattono l’imponibile su cui calcolare le tasse e concorrono ad accrescere il mio montante. Avrò una pensione che mi consentirà di mantenere intatto il mio tenore di vita!”
***
Che cosa puoi fare per massimizzare il vantaggio fiscale, se sei iscritto a Fonchim e versi un tuo contributo, oltre che il tuo TFR?
Per te che sei un lavoratore attivo e hai scelto di versare a Fonchim, oltre al TFR, un contributo pari almeno alla % minima fissata dal tuo CCNL, la deduzione – effettuata mensilmente e in busta paga direttamente da parte dell’Ufficio del personale della tua azienda – può aumentare se versi al Fondo anche un tuo contributo volontario.
RICORDA: IL TFR NON È UN CONTRIBUTO DEDUCIBILE!
Entro il limite annuo fissato dalla legge di euro 5.164,57, infatti, la deduzione in Fonchim si applica a:
- contributo % minimo a carico del dipendente
- (eventuale) contributo volontario a carico del dipendente
- contributi a carico del datore di lavoro (% minima stabilita dal CCNL e 0,25% assicurativo)
Si ha diritto ai contributi a carico del datore di lavoro SOLO se si contribuisca a Fonchim anche con il contributo minimo a proprio carico – oltre che con il TFR maturando.
Se non lo hai ancora fatto, verifica direttamente nella tua area riservata quanto hai versato finora e quanto potresti ancora dedurre (alla voce Posizione > Importi versati). Puoi anche scaricare in excel l’elenco degli importi, così da rendere più agevole il calcolo.
|
“Nel caso in cui superi il plafond annuo di deducibilità…cosa devo fare?” Devi richiedere al Fondo il Modulo per i contributi non dedotti, da compilare e inviare con le modalità previste sul modulo stesso. |
Potrai attivare la tua contribuzione volontaria in modo semplice e veloce attraverso l’Ufficio del personale della tua azienda, compilando e consegnando allo stesso il Modulo contribuzione volontaria che trovi sul nostro sito (alla voce Moduli > Per gestire i versamenti).
Puoi attivarla in qualsiasi momento dell’anno, a prescindere dalla tua anzianità di iscrizione.
L’azienda inizierà a trattenere il tuo contributo volontario a partire dal mese successivo alla data di presentazione del modulo.
Sempre attraverso l’Ufficio del personale, in qualsiasi momento, potrai modificare (aumentare/diminuire) oppure interrompere la tua contribuzione volontaria: infatti, ogni variazione relativa alla stessa dev’essere comunicata solo ed esclusivamente all’azienda.
Per riassumere, la contribuzione volontaria è SEMPRE VANTAGGIOSA:
- ai fini fiscali (“Posso dedurla dal mio imponibile fiscale fino al limite previsto dalla legge”)
- ai fini pensionistici (“Più verso nel corso della vita associativa, più capitale avrò quando sarò finalmente in pensione”)
I versamenti dei contributi sono effettuati dall’ufficio del personale, che provvede mensilmente alla trattenuta in busta paga. Anche la deduzione fiscale viene già operata in busta paga, al momento della trattenuta.
Il contributo a carico del lavoratore, quello dell’azienda e quello assicurativo sono interamente deducibili dall’imponibile fiscale, nell’ambito del plafond stabilito dalla legge. Questo beneficio è già applicato mensilmente in busta paga dall’azienda, contestualmente alla trattenuta.
No, ci si può iscrivere anche versando il solo TFR, compilando la sezione apposita del modulo di adesione. Effettuando questa scelta, però, l’iscritto perde il contributo dell’azienda e quello per la copertura assicurativa in caso di premorienza o invalidità permanente (versato sempre dall'azienda).
Si può sospendere solo il versamento del contributo a carico del lavoratore, quello del TFR per legge non può essere sospeso.
Interrompendo il versamento del proprio contributo, il lavoratore perde il contributo dell’azienda e quello per la copertura assicurativa in caso di premorienza o invalidità permanente (versato sempre dall'azienda).
