QUALE RENDITA SCELGO?
Non esiste una ricetta valida per tutti, poiché ognuno di noi ha esigenze e priorità differenti da soddisfare:
• bilancio familiare
• eredi da tutelare
• condizioni personali di salute
Lo scopo è trovare la rendita più adatta a tutelare le proprie esigenze.
UNA VISIONE DALL’ALTO
Per fare la scelta più adatta è utile impadronirsi dei principi che stanno dietro al calcolo delle rendite.
La rendita semplice è quella che dà il capitale maggiore, poiché tutela una sola persona.
“Se la scelgo so che mi verrà pagato l’importo fino a che sono in vita.”
Al momento del decesso la rendita si estingue.
Associato: maschio di 65 anni
Posizione maturata: € 100.000
Tasso tecnico: 1%
Rateazione: annuale
La rendita reversibile è calcolata su una donna di 60 anni
Aggiungendo opzioni e aumentando le possibilità, l’importo della rendita diminuisce.
Es. 1 – Guardiamo la differenza fra la rendita reversibile e la rendita semplice. La scelta della reversibilità influisce sull'importo della rendita, poiché diventano due i potenziali soggetti a cui verrà erogata: alla morte dell’aderente si prevede di pagare una rendita vitalizia anche al beneficiario.
Es. 2 – Guardiamo la rendita certa 5 anni: rispetto alla rendita semplice è leggermente inferiore, ma è molto superiore alla rendita reversibile.
Nel caso della rendita certa 5 anni, infatti, viene tutelato il beneficiario per un periodo limitato, non finché è in vita, come nel caso della rendita reversibile.
QUALI FATTORI INCIDONO SULL’IMPORTO DELLA RENDITA?
• Le caratteristiche della rendita scelta
• La rateazione
• La nostra età al momento del pensionamento e il sesso
• L’età e il sesso dell’eventuale beneficiario (solo in caso di reversibilità)
• Il tasso tecnico