Procediamo a piccoli passi. Prendiamo confidenza con la terminologia utilizzata dal fondo e con la logica degli investimenti.
Consultando la propria posizione personale nel sito internet, si nota che il “valore della posizione” maturata in euro è dato da:
numero delle “quote acquistate” x "valore quota” del momento
Ma cos'è la quota?
La quota è un’unità di ripartizione che serve per attribuire a ciascun associato l’ammontare di patrimonio di sua competenza.
Per usare un’immagine più familiare, se Fonchim fosse un condominio le quote sarebbero i m2 in cui il condominio è frazionato e che costituiscono, in varia misura, le diverse unità immobiliari (le posizioni previdenziali dei nostri associati).
Se dunque, dato un prezzo al m2, il valore di mercato del proprio appartamento è pari al numero di m2 posseduti per il prezzo al m2, allo stesso modo il numero di quote possedute per il valore della quota fornisce, a una certa data, il capitale maturato nel fondo.
Ma come avviene l'attribuzione di quote agli iscritti e come si determina il valore della quota?
Partiamo dall’inizio: gennaio 1998. La prima contribuzione dei primi iscritti a Fonchim ha dato luogo al primo patrimonio. Per poterne assegnare a ciascuno una frazione corrispondente al versamento, seguendo le disposizioni della COVIP, si è diviso il patrimonio in quote del valore iniziale posto convenzionalmente pari a € 10,33 (20.000 lire dell’epoca). A ogni iscritto è quindi stato assegnato un numero di quote pari al contributo versato (al netto della trattenuta per spese amministrative) diviso il valore della quota (vedi esempio in tabella).
Lo stesso meccanismo si è applicato per il secondo versamento, il terzo e così via.
Da allora, ogni mese le aziende versano a Fonchim le contribuzioni per i propri dipendenti associati.
Dal contributo mensile di ogni aderente vengono sottratti € 2 (per un totale di € 24 all’anno) a copertura delle spese amministrative, il restante (contributo mensile – € 2) viene utilizzato per sottoscrivere nuove quote al valore corrente.
Infatti, come si vede dall’esempio in tabella, il valore della quota si modifica nel tempo.
La variazione dipende dall’andamento degli investimenti: ad andamenti positivi corrisponde una rivalutazione del valore di quota, ad andamenti negativi un suo deprezzamento.
Da € 10,33 il valore quota iniziale (del comparto Stabilità, prosecuzione del previgente monocomparto) è arrivato, al 31 dicembre 2011, a € 15,816. Anche se, dopo le prime due contribuzioni, il nostro associato non avesse fatto ulteriori versamenti, le sue 19,333 quote avrebbero goduto dell’incremento di valore.
In breve, la posizione previdenziale dell’associato varia per:
È utile sapere che...
Abbiamo detto che le contribuzioni sono mensili (di conseguenza è mensile anche l’assegnazione delle quote) e proseguono di norma per l’intera vita associativa.